Il variegato mondo di Internet è popolato di infiniti mondi ed utenti. Chi fa business sa che questo immenso fiume di persone che utilizzano il Web (ormai più del 50% della popolazione del pianeta terra), può essere indirizzato verso il proprio sito e non quello dei competitor solo con determinate attività di marketing. Anche perché tra questi utenti ci sono i potenziali clienti e fornitori, partner in affari e persone con idee geniali che potrebbero fare al caso nostro. Di questo, per l’appunto, si occupa il SEM Search Engine Marketing, cioè quel ramo del Web marketing che si occupa di come gli utenti fanno le ricerche, di come intercettare queste ricerche e generare il traffico verso il proprio sito, per trasformare questi contatti in opportunità di vendita. Cerchiamo di capire in cosa consiste il SEM e perché è così importante per qualsiasi attività.
SEM: definizione e significato
Il SEM, che ha il compito di elaborare strategie che spingano gli utenti dal motore di ricerca fino all’interno del proprio sito, di base è composta da SEO e SEA; la prima è la Search Engine Optimization, cioè quelle strategie che permettono di essere trovati dall’utente, nelle ricerche, grazie all’utilizzo di parole chiave; la seconda è la Search Engine Advertising, più concentrata sugli annunci a pagamento che debbono comparire quando l’utente intraprende una ricerca. Oggi però con il termine SEM si intende maggiormente l’aspetto di marketing legato all’advertising, cioè alla SEA.
Le attività a pagamento per farsi trovare
Tutte le azioni attivate per promuovere, a pagamento, il proprio sito sui motori di ricerca è la SEA. Solitamente, quando un utente avvia una ricerca ed inserisce nella query determinate parole, dette key words, il motore di ricerca propone una vera e propria asta a chi è interessato a comparire ai primi posti nei risultati “sponsorizzati”. Chi offre di più si aggiudicherà lo spazio web e l’utente, nel momento in cui clicca invio e fa partire la ricerca, si troverà ai primi posti proprio quell’annuncio.
Ovviamente il tutto avviene ad una velocità che può essere gestita solo dagli algoritmi; per ciò una buona agenzia di marketing digitale dispone proprio dei tools che servono a gestire queste attività. Il grande pregio della SEA è quello di cercare di intercettare utenti realmente interessati all’attività di impresa.
La SEM, dunque, presuppone una spesa per accaparrarsi il traffico, quantificata attraverso il parametro che si chiama CPC (costi per click). Ad ogni click dell’utente sul link che dal motore di ricerca porta al nostro sito ha un costo. Più si paga, più volte si riesce a comparire in posizioni elevate su Google su un determinato numero di ricerche fatte da determinati utenti.
Il successo di una campagna SEM, tuttavia, non si basa solo sui click ricevuti in rapporto ai costi sostenuti, ma anche sul fatto che questi click siano di utenti realmente interessati a ciò che proponiamo. Perciò le visualizzazioni dovrebbero trasformarsi in interazioni col nostro sito, che sia un’iscrizione a una newsletter piuttosto che l’acquisto di un prodotto in promozione. Ma quest’ultimo aspetto, la “conversione” della visita in un acquisto, non compete più alla SEM.